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La storia di EP Eco Planning Future of Fashion!

Erica Piacenza è Fashion Textile Designer, nonché Founder e CEO dell’impresa innovativa EP Eco Planning Future of Fashion! (www.epecoplanning.com – su Instagram @ep_eco_planning).

Da 8 anni studia e lavora nel mondo della moda, nel settore del tessile e dell’abbigliamento.

La sua idea d’impresa nasce un anno fa durante una consulenza commerciale fallimentare avuta con un noto brand di moda, la quale era in cerca di filato di canapa puro, 100% italiano per la sua linea di abbigliamento ecosostenibile, introvabile.

Da qui partono i suoi studi, la sua ricerca, il suo approfondimento ulteriore in campo tessile e grazie alla partecipazione al bando “FLORENCE4SUSTAINIBILITY” alla Camera di Commercio di Firenze e all’incubazione presso MIP (Murate Idea Park) ha potuto iniziare il suo percorso di crescita e di costituzione.

L’obiettivo primario di EP Eco Planning – Future of Fashion! è quello di riportare in auge la filiera industriale tessile della Canapa in Italia, partendo dalla coltivazione del vegetale fino ad arrivare al prodotto finito ovvero il filato e la trasformazione di vari manufatti tessili in canapa. Studiando e documentandosi, Erica ha riscontrato che ci sono ancora poche alternative alle classiche fibre naturali vegetali come lino e cotone, inoltre il mercato del tessile necessita di avere altre opzioni di filati naturali vegetali certificati, sostenibili, veramente ad un minor impatto ambientale.

La soluzione è quindi quella di sviluppare un filato di canapa, un prodotto italiano tradizionale ma allo stesso tempo innovativo perché potremo avere due tipologie di prodotto: un filato di canapa naturale tratto direttamente dalla fibra del vegetale e un filato artificiale, sostenibile, certificato FSC, con possibilità di brevettazione, tratto dalla cellulosa dello scarto della canapa (il canapulo, che è la parte legnosa della pianta) ovvero la viscosa di canapa. Tali tipologie di filato saranno poi vendute, in maniera del tutto tracciabile e trasparente, alle varie aziende tessili, sia italiane che europee. Questo progetto d’impresa innovativa aiuterà i consumatori finali a fare scelte sempre più consapevoli in merito all’acquisto di filato. A livello tessile la canapa è una fibra naturale nobile della mille risorse e proprietà.

Erica ama definirla oro verde!

Trasformata si ottiene un filato dall’elevata capacità termoisolante e traspirante insieme, è tra le fibre naturali più resistenti alla lavorazione tessile. Con la canapa, infatti, si può realizzare un tessuto resistente all’azione meccanica, all’usura, agli strappi ed alle deformazioni più di ogni altro tessuto naturale, è quindi durevole nel tempo, concetto fondamentale nell’eco design.

I tessuti ottenuti con filato di canapa sono dotati anche di altre proprietà molto interessanti: riflettono i raggi ultravioletti, schermano dai campi elettrostatici, non conducono l’energia elettrica, non irritano la pelle perché sono anallergici e tengono lontani i batteri dalla superficie del nostro corpo perché sono antisettici. Si possono davvero ottenere indumenti particolarmente comodi e confortevoli.

Ad oggi, il filato di canapa, è la più valida alternativa al cambiamento per un settore tessile davvero più green e più sostenibile.

Come neo imprenditrice e founder di EP Eco Planning – Future of Fashion! Erica ha molto a cuore il tema della sostenibilità, in ogni suo aspetto, dalla sostenibilità ambientale, alla sostenibilità economica ed etica.

La EP Eco Planning – Future of Fashion! con lo sviluppo del filato naturale di canapa e della viscosa di canapa, risponde pienamente a 5 obiettivi dell’Agenda 2030: l’obiettivo n°8 (lavoro dignitoso e crescita economica) – n°9 (imprese, innovazione e infrastrutture) – n°12 (consumo e produzione responsabili) –n°15 (rispetto dell’ambiente e della vita sulla terra) e n°17 (partnership per il raggiungimento degli obiettivi). La sostenibilità non è un concetto astratto, ma si concretizza in una serie di comportamenti che, se applicati con costanza, diventano abitudini e portano ad un cambiamento concreto.

Possiamo dire che non c’è alternativa: abbracciare un approccio sostenibile oggi è necessario!

La sostenibilità deve avere come driver una scelta aziendale volontaria: si parla infatti di Strategia delle 3P ovvero, una strategia aziendale che massimizza tre distinte direttrici (il Profitto, le Persone ed il Pianeta) garantendo uno sviluppo che metta al centro tutte e tre le P contemporaneamente, in altri termini detto CSR (Corporate Social Resposibility).

Qualsiasi Organizzazione (piccola, media o grande e di qualsiasi settore) può costruire le proprie scelte aziendali rispettose dei principi di sostenibilità. Per essere un’impresa sostenibile bisogna costruire un “sistema di gestione” aziendale che, oltre a garantire la compliance normativa, persegua i macro obiettivi di sostenibilità declinati concretamente per la propria realtà. È necessario avere appoggi e collaborazioni con enti e imprese di livello che attraverso un processo condiviso e partecipato si impegnano fortemente nel cambiare le cose e raggiungere l’obiettivo comune di sostenibilità, come si dice sempre “L’Unione fa la Forza!” Non solo quindi una scelta ed una strategia di management. Un’impresa sostenibile deve aprirsi al dialogo, al territorio, ai propri clienti, ai propri fornitori. Tecniche di ricerca e progettazione partecipata, welfare aziendale, comunicazione devono essere utilizzate a profusione. La conoscenza e la consapevolezza sono il primo passo da fare per gli individui e per le aziende: essere coscienti e conoscenti, essere consapevoli che dobbiamo tenere conto dell’ambiente e del prossimo in ogni nostra azione ci porta verso uno sviluppo sostenibile ambientale e sociale.

Da questo punto di vista, la canapa, già di per sé, è una pianta ecosostenibile!

La pianta può crescere fino a 4 metri di altezza, ha radici robuste che inducono l’ossigenazione del terreno ed è capace di bonificare appezzamenti inquinati e arricchirli (aumentandone la produttività) grazie a un forte apporto di azoto ed è una delle piante più efficienti nel convertire l’anidride carbonica in ossigeno. Le piantagioni, inoltre, non necessitano di trattamenti aggressivi con pesticidi, diserbanti o altri prodotti chimici.

Il processo produttivo adottato, è così strutturato: partendo dalla coltivazione del vegetale, gli steli, le paglie di canapa vengono lavorate e trasformate in fibra tessile per ottenere filato naturale di canapa, ciò che rimane, il canapulo (parte legnosa della pianta) a sua volta diventa un coprodotto da poter utilizzare per ottenere la viscosa di canapa.

Gli stessi scarti quindi posso essere riutilizzati. Tutto questo per dire che il suo business è un business scalabile totalmente legato all’ambiente, basato veramente su un’economica circolare. Un business che potrebbe riportare l’Italia ad autoprodursi materia prima in una maniera del tutto autonoma non essendo legata ad altri paesi.

Un modello di business green, sostenibile i cui valori imprescindibili sono: puntare a “fare di più e meglio con meno”, aumentando i benefici in termini di benessere tratti dalle attività economiche, attraverso la riduzione dell’impiego di risorse, del degrado e dell’inquinamento nell’intero ciclo produttivo, migliorando così la qualità della vita; ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo; prevenire la desertificazione del suolo; contrastare la deforestazione; ridurre ed eliminare sostanzialmente l’utilizzo di sostanze chimiche pericolose nei vari processi di trasformazione e lavorazione per non contaminare e inquinare aria, acque e suolo.

Nel rispetto dell’ambiente, attraverso un’accurata ricerca e partica dell’ecodesign e dell’upcycling, il brand EP by Erica Piacenza cerca di trasmettere quanto sia importante il legame con le nostre famiglie, le nostre origini, le nostre tradizioni previlegiando fibre naturali e filati riciclati.

Il brand non produce in serie ma realizza capi unici non andando a sovra produrre.

Il monito che ci dà Erica è quello di porsi e porre delle domande, essere aggiornati, aver sempre voglia di informarsi, superare i propri limiti conoscendo cose nuove, aprirsi al mondo, conoscere persone e crearsi opportunità!