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La policy green di OPEM

Durante lo svolgimento della Green Week, ho conosciuto e apprezzato la realtà di OPEM e sono stata incuriosita di come un’azienda di packaging machines fosse così attenta nel “ragionare in termini green”. La mia curiosità mi ha aperto la strada ad un fruttuoso dialogo con Elena Binacchi, Marketing & Communication di OPEM di cui ho trascritto i passaggi salienti che hanno dato vita a questo contributo.

OPEM è un’azienda italiana, di Parma, che sviluppa soluzioni di packaging altamente specializzate e personalizzate, con una produzione industriale complessa. Fondata da Fabio Binacchi nel 1974, la storia di OPEM è quella di una piccola impresa familiare trasformata in un successo internazionale: dapprima come azienda di pasta, con la successiva decisione di concentrarsi sul packaging basato sulla continua innovazione. Il core business dell’azienda è principalmente legato al mondo del caffè, in cui OPEM è leader nella progettazione e produzione di sistemi a cialde e capsule per il mercato a servizio singolo. Tuttavia, non meno importante è la produzione di sistemi per lattine in tutti i formati e materiali per tè, bevande istantanee, latte, cioccolata calda, lievito e polveri in genere. Lo slancio proteso all’innovazione è del fondatore il quale ha fortemente voluto che tutte le energie dell’azienda fossero indirizzate verso una costante ricerca di soluzioni innovative tese al miglioramento delle prestazioni e della qualità degli impianti.

La scelta di essere un’azienda Green, per OPEM, equivale ad orientare l’intera attività produttiva, dalla progettazione ai singoli processi, dalla fabbricazione interna alla scelta delle macchine, nella direzione di una riduzione dei consumi, di un buon efficientamento energetico e di una concreta valorizzazione del territorio. I macchinari Opem possono infatti soddisfare le esigenze di ogni cliente nel rispetto dell’ambiente, grazie all’utilizzo di materiali sostenibili e a basso impatto energetico. Da questa esperienza nasce la filosofia “Leave A Sign”, in cui l’azienda è riuscita a coniugare il tema del design e del rispetto ambientale attraverso customizzazioni sia tecnologiche che estetiche uniche nel loro genere.

Nel concreto, OPEM ha concretizzato la policy green attraverso i seguenti step:

Scelta della sede aziendale: un edificio moderno a impatto zero, che sfrutta sistemi intelligenti di riduzione dei consumi e scelte tecniche virtuose: l’isolamento termico in primis, con facciate ventilate e vetri termoresistenti che riducono al massimo la dispersione del calore e garantiscono la luminosità ideale e il miglior comfort visivo; il riscaldamento radiante a pavimento, che mantiene la temperatura a 17 gradi costanti fino a 1,90 mt di altezza, evitando il riscaldamento dei volumi superiori; l’utilizzo di luci a LED in tutte le aree di lavoro, e, soprattutto, la messa in opera di una grande copertura fotovoltaica, con potenza complessiva di oltre mezzo giga WATT, che soddisfa completamente il fabbisogno energetico della struttura;

Gestione dei rifiuti: accanto alla canonica raccolta differenziata dei rifiuti, l’azienda ha scelto un tipo di smaltimento dei rifiuti industriali attraverso l’utilizzo di professionisti a km zero, attivi nell’arco di pochi chilometri.  Ad esempio, gli olii da taglio, gli emulsionati, i rifiuti delle lavorazioni e i metalli vengono separati e recuperati direttamente, mentre gli sfridi di metallo vengono riciclati e rivenduti a peso;

Progettazione degli impianti: OPEM già da molti anni è passata all’uso di motori Brushless, sistemi di ultima generazione, ad altissima efficienza, capaci di ridurre in maniera importante i consumi degli impianti;

L’abbattimento dei consumi energetici nella fabbricazione interna di componenti, che avviene grazie a centri di lavoro estremamente moderni, con nuovi sistemi efficienti, in grado di produrre in meno tempo e con minor energia prodotti finali estremamente precisi.